01 enero - 31 diciembre 2019

Il mosaico di San Nicolò - 17 maggio 2019 Il convento e la chiesa, già presenti alla nascita di Venezia, sorgevano in un punto strategico per la nascente potenza veneziana, in corrispondenza del principale accesso al mare.Da qui, nel 996 e nel 998 salparono le prime spedizioni contro i pirati Narentani e Dalmati e sempre da qui, il 9 maggio dell'anno 1000, la flotta guidata dal doge Pietro II Orseolo prese il largo per l'impresa che portò alla sottomissione della Dalmazia, ricordata nella Sensa.Nella chiesa fu eletto ed incoronato doge nel 1071 Domenico Selvo, poiché la basilica marciana era in ricostruzione.Nel 1099, sempre dal porto, partì per l'Oriente la partecipazione veneziana alla Prima Crociata, guidata dal vescovo di Olivolo e da Giovanni, figlio del doge Vitale I Michiel. Nel 1100 qui venne deposta parte del corpo di San Nicolò, patrono dei naviganti, cui già la chiesa era dedicata, trafugate da Myra di Licia e passate per Mira, sulle rive del Brenta, località ancor oggi a lui devota. A Bari buona parte delle reliquie era già giunto nel 1087, consacrate poi nel sepolcro da papa Urbano II in persona.Nicolò fu proclamato protettore della flotta veneziana.Nel 1101 rientrava infine al Lido la spedizione crociata. Nel 1202 da qui partirono le forze della quarta crociata. Nel 1245 venne sepolto qui Salinguerra II dei Torelli, nobiluomo di fazione ghibellina che resse la città di Ferrara per molti anni e che ne contese il primato alla stirpe Estense.Nel 1623 le reliquie di San Nicolò vennero traslate dalla chiesa al monastero per consentire la costruzione del nuovo edificio, prima di essere nuovamente collocate al disotto dell'altare maggiore.

venerdì 17 maggio 2019

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