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14 noviembre 2024

L’autrice ricostruisce la gestione del commercio del caffè nella Repubblica. La bevanda esotica iniziò la sua ascesa verso metà Seicento con una prima fase di vendita vagante. I consumi lievitarono con l’affidamento di distribuzione e vendita dal 1680-1 all’Arte di Aqua di Vita. Le importazioni erano assicurate da una “colonia” di mercanti veneziani presente in Egitto, che fece del caffè il bene più redditizio del traffico del Levante e, in meno di un secolo, un pilastro del sistema economico veneziano. Nemmeno lo stravolgimento dei circuiti caffeari per l’immissione nel mercato del caffè coloniale nei primi decenni del XVIII riuscì a frenare l’espansione: le botteghe da caffè di Venezia e dei domini sfiorarono la cifra esorbitante di 600; le cicare servite all’anno i 28 milioni a metà secolo.

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