
11 gennaio - 03 aprile 2022
C’è da sempre nella storia dei monaci Benedettini l’istinto verso la custodia e la valorizzazione di patrimoni d’arte e cultura. Nella discrezione dell’Isola di San Giorgio e proprio all’interno del suo patrimonio architettonico sacro, anche il 2022 vedrà la Benedicti Claustra, il ramo onlus della comunità monastica, accogliere installazioni ed interventi di arte contemporanea di noti artisti internazionali.
Dopo le opere di, fra gli altri, Anish Kapoor, John Pawson e Sean Scully, dal 14 gennaio e fino al 3 aprile 2022 la palladiana Basilica di San Giorgio Maggiore ospita Segno e Luce l’esposizione di Giampaolo Babetto la cui sensibilità artistica sposa perfettamente la spiritualità del luogo.La mostra fa parte del più ampio progetto culturale della Benedicti Claustra intitolato Rivelazioni in Coro: un’iniziativa che si prefigge di rendere note opere di particolare rilievo spirituale e storico artistico, accogliendole temporaneamente nel cuore della basilica palladiana, focalizzando l’attenzione sulla preziosa relazione tra l’arte contemporanea e i luoghi di culto. L’asse portante del progetto è proprio il Coro Maggiore della Basilica, realizzato nel 1598 dal fiammingo Van Den Brulle, cornice delle opere esposte che permette di generare un fecondo dialogo sul tema delle arti pensate in funzione della Gloria Dei.Per l’edizione 2022, sul badalone del Coro Maggiore, il maestro padovano Babetto presenta un’opera inedita che richiama con grande maestria la genealogia di Gesù a partire da Jesse. Segue un percorso espositivo che coinvolge eccezionalmente anche la maestosa Sagrestia.