01 gennaio - 31 dicembre 2017
Venerdì 26 maggio, alle ore 17.30, l'artista veneziano Gianmaria Potenza sarà ospite dell'Hotel Pannonia in un incontro dedicato alla sua arte. Ne parlerà il critico Enzo Santese, soffermandosi sugli aspetti caratterizzanti di una personalità artistica tra le più vivaci e prolifiche dello scenario nazionale e internazionale. Seguirà un breve filmato con le immagini delle opere più significative e poi un dibattito-confronto con il pubblico, alla presenza di vari intellettuali, scrittori e musicisti. Le opere di Gianmaria Potenza sono vere e proprie “presenze”, pulsanti di un'anima che all'acqua si richiamano anche quando non giocano sulla trasparenza: vibrano di una luce che è cangiante secondo le condizioni in cui si situano. D’altro canto anche con tutti i materiali impegnati nella sua “riscrittura” dell’esistente (legno, vetro, il mosaico, la cellulosa, il bronzo, la ceramica) l’artista ha infuso una vitalità istintiva e senza ricorrere a stratagemmi di supporto, unicamente con i fondamenti dell’arte. La forma è equilibrio e armonia, non è mai aggressione dello spazio, casomai seducente convergenza con le ragioni della tridimensione, anzi, per dirla tutta, lo spazio fa parte integrante dell’evento plastico. In questo senso Potenza si sintonizza con la natura, i cui ritmi sanno impegnare le tensioni in un intreccio di linee d’energia vivificante del reale. Le opere di grandi dimensioni sono dotate di una carica scenografica, teatrale, e si ergono come verticalità vegetali germogliare dalla terra. Ma la stessa forza hanno le opere di piccole dimensioni, dove la combinazione tra dato costitutivo del materiale, forma impressa dalla mano dell’artista e colore producono in scala la medesima carica spettacolare. La Biennale aperta da pochi giorni non può non evocare il ricordo di un'opera pensata alcuni anni fa proprio per la kermesse veneziana: la "Ninfea Armonica" è una scultura fatta di colore, movimento, ma anche di musica, dato che all’interno della campana centrale vi sono dei bastoni che, grazie al movimento ondoso, producono una serie di suoni.
26 maggio 2017 ore 17:30