01 gennaio - 31 dicembre 2013

Venerdi , 19 luglio alle ore 18 presso la sala conferenze del hotel Villa Pannonia verrà presentato l'ultimo libro di Giulio Ghirardi "Conversazioni con se stesso" , Gangemi, primo numero della collana "Incontri col successo". Il volumetto sarà illustrato dal dott. Fabio Marzari della Redazione Culturale di VeneziaNews. Introdurrà la prof.ssa Assunta Cuozzo, docente emerita dell'Università Ca' Foscari, curatrice della manifestazione. Seguirà un drink. "Conversando con se stesso" è l'ultima fatica letteraria dello scrittore, poeta e saggista veneziano Giulio Ghirardi ed è il primo numero di una singolare collana che la Casa Editrice Gangemi dedica a personaggi famosi della cultura italiana e internazionale sotto la sigla "Incontri con il successo". Ghirardi, autore schivo e appartato, è stato molto cauto nell'affrontare un tema che facilmente potrebbe scivolare nell'autocelebrazione, nel sentimentalismo o nell'aneddotica di largo consumo. Lo scrittore veneziano, nonostante la sua vita fitta di incontri e di importanti occasioni culturali, non ha mai cercato il successo facile, come è stato notato dai suoi più attenti esegeti. Fedele al proprio carattere e alla propria scrittura ironica e spregiudicata, unica nel panorama letterario contemporaneo, Ghirardi non dimentica la poesia o più precisamente le nostalgie poetiche coltivate in tanti decenni di attività pubblicistica. Il segreto di questo volumetto, suddiviso in capitoli che corrispondono a spicchi di vita e di riflessione, è l'intimità e l'onestà del linguaggio, delle confessioni, degli interrogativi ora sereni , ora inquietanti che l'autore pone a se stesso fingendo che l'alter ego di turno, ossia l'intervistatore, abbia la pazienza di rispondere e di soddisfare le curiosità sotterranee del pensatore solitario, consapevole che il vero interlocutore è la solitudine e che, senza la solitudine, non si affaccerebberò i pensieri più insoliti e i ricordi quasi dimenticati. Così le interviste diventano esercizi di autointrospezione , spontanea, genuina, sguarnita di ambizioni psicoanalitiche. Il libro può essere considerato la sintesi di un'esistenza, non solo culturale, di un cammino poetico e riflessivo che sgorga dall'adolescenza e lambisce i più recenti approdi con le stagioni della vita. Non mancano gli spunti narrativi e le cadenze teatrali che contrappuntano i dialoghi, nei quali si intrufolano altre voci, convogliate dalla memoria che non dorme mai mentre l'inventiva collabora con i suoi sortilegi culminanti nel finalino a sorpresa: l'alter ego, ingaggiato nella parte lievemente subalterna dell'intervistatore a tempo pieno, stanco del ruolo, si paragona a Leporello, il mitico servitore di Don Giovanni, e minaccia di licensiarsi, di abbandonare l'intervistato al tormento del soliloquio. La lite si risolve con una battuta consolatoria: finchè c'è vita, l'intervista continua, il compromesso è un regalo di Mozart, della sua musica che placa le liti interiori e vince le battaglie col tempo. L'opera è lo specchio di una vita dedicata alla cultura e a tutti i linguaggi espressivi, dalla musica alle arti visive. Non si dimentichi che Giulio Ghirardi è stato allievo di Sergio Bettini all'Università di Padova e che ha dedicato all'arte medievale e contemporanea un numero cospicuo di saggi interdisciplinari, volumi, articoli per quotidiani nazionali ed internazionali. Ha vinto una borsa di studio della Fondazione Thyssen. Dal 2009 è socio del PEN Club Italia.

08/07/2013

Torna all'elenco